Il cane che sapeva di aver sbagliato detto anche…una buona associazione

Il cane che sapeva di aver sbagliato detto anche…una buona associazione

Scritto da Giulia Bigozzi

cavalier king blenheim melaIl mio cane sa quando sbaglia perché appena rientro in casa ed ha fatto un guaio scappa a nascondersi!

Quante volte abbiamo detto o abbiamo sentito questa frase, a volte persino concordi su ciò che ci è stato detto, ma ci sono delle ragioni per cui questa affermazione è del tutto infondata.

Abbiamo superato da anni il gesto del ‘mettere il muso del cucciolo sulla pipì o la cacca appena fatta’ perché è un atto insensato, perché il cane non capisce che è quello il guaio che ha fatto, così come punire il cane fisicamente.

Ci hanno detto che il cane dopo tante ore non associa il guaio (bisognini in casa, rottura di oggetti, danni vari ecc…) alla punizione (poi bisognerebbe soffermarsi anche su questa ‘punizione’, ma lo faremo in un altro articolo) ma allora perché il cane davvero va a nascondersi ?

Scena tipica:

Rientro in casa, pipì sul pavimento, urlo ‘cosa hai fatto?’ il cane scappa a nascondersi (nonostante non lo abbia mai toccato con un dito!), come si spiega?

Il cane associa lo stato emotivo del proprietario alla presenza dell’urina, del tutto incurante del fatto che la causa di quell’urina sul pavimento è proprio lui.

La tendenza a antropomorfizzare gli atteggiamenti dei nostri cani (e degli animali che vivono con noi in generale) è totalmente sbagliata: un cane fa quello che fa un cane, non si sente in colpa perché sa che ha sbagliato, sa solo che se nella stessa stanza c’è un proprietario in piena crisi isterica, della pipì e lui è meglio andarsene perché senza alcuna apparente ragione (per il cane) il proprietario se la prenderà con lui!

E’ come se tornando dal lavoro finite in una pozzanghera con le scarpe nuove e vi arrabbiaste con un passante che casualmente è lì, che cosa dovrebbe pensare?

Insomma l’atteggiamento giusto non è questo! Se il cane sbaglia dobbiamo insegnargli a non farlo capendo le ragioni per cui ha fatto determinate azioni in nostra assenza (ad esempio se ha rotto degli oggetti perché l’ha fatto: noia? Ansia da separazione?;cavalier king dispettoso se ha fatto i bisogni in casa l’ha fatto perché è stato troppo tempo solo e non ha potuto trattenere l’impellente bisogno oppure perché il cane semplicemente ancora non ha ben capito quale è il luogo adatto a fare i bisogni?).

Il segreto per risolvere questi piccoli incidenti è cercare di capire il nostro cane, non dargli addosso creando per lui una situazione spiacevole e stressante e come detto, non è il caso di darci spiegazioni che per il cane non sono neanche lontanamente immaginabili!!!

Esempio tratto dal libro La macchina degli abbracci, Temple Grandin

<<Un giorno una mia amica ebbe una esperienza con i suoi due cani, una femmina di pastore tedesco e un Golden Retriever di tre mesi. Un giorno il cucciolo fece i suoi bisogni in soggiorno; quando la cagna più grande se ne accorse divenne così nervosa che cominciò a sbavare. Se fosse stata lei a sporcare il pavimento, la padrona probabilmente avrebbe pensato che la cagna sapeva di aver commesso qualcosa di sbagliato. Ma poiché era stato il cucciolo, la mia amica capì che per il cane adulto la situazione ‘cacca-sul-pavimento-del-soggiorno” significava semplicemente “le cose si mettono male” >>

 

In foto Mela di Giulia Bianco e Chantal di Nicole Barbieri

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