Le vostre testimonianze

La storia di Lilli

Lilli era un cane dalla sensibilità, empatia ed intelligenza straordinari. Purtroppo ha portato i segni di questa sindrome per nove anni, diventando sempre più sofferente, senza che noi riuscissimo a capire di cosa si trattasse davvero, fin da piccola e peggiorando negli anni, zoppicava, si grattava l’orecchio, guaiva improvvisamente, camminava a testa bassa, si isolava, sembrava sempre terrorizzata, sbavava, teneva un occhio più chiuso dell’altro, inciampava goffamente. Non immaginavamo fosse una sindrome neurologica che la avrebbe portata a lasciarci a 9 anni. Gli ultimi tempi era visibilmente sofferente, sembrava più anziana degli anni che aveva, le stavamo vicino e cercavamo di farla giocare, alzare dalla cuccia, passeggiare, e lei ci provava, con quel suo amore per noi che la faceva felice anche mentre soffriva. Ancora tentava di rincorrere il suo premio snack preferito, ma inciampava di muso, o trascinava le zampe dietro, tornava in cuccia a testa bassa. Ma scodinzolava, ci sorrideva e ci sorvegliava da lì. Altri giorni sembrava correre normalmente e stare meglio. Così fu l’ultimo giorno della nostra vita insieme, ci sentivamo sollevati, mai avremmo immaginato che nella notte saremmo stati svegliati da guaiti spaventosi, la trovammo paralizzata sdraiata con la testa come piegata all’indietro a grattarsi la spalla, gli occhi spalancati,la bocca aperta, guaiti insopportabili, tremava, sembravano convulsioni e paralisi. Corremmo dal veterinario, sollevandola con tutta la cuccia, la accarezzavo in macchina, sussurrando e sorridendole per calmarla, non capivo se quegli occhi spalancati mi vedessero, ma sono sicura di sì, perché smetteva di guaire quando le sorridevo. All’ambulatorio dovetti tenerle la mascherina dell’ossigeno, le fece una iniezione di antidolorifico ed una risonanza magnetica, molto costosa, eravamo disposti a tutto per salvarla e capire cosa avesse. Ci invitò a lasciargliela in ambulatorio tutta la notte in attesa di miglioramenti. A malincuore dovemmo tornare a casa, e il mattino seguente, ci comunicò che soffriva troppo ed era stato necessario addormentarla per sempre. Non seppe dirci che cosa aveva, o forse non ha voluto per tenere nascosta la sindrome e non creare allarmismo? I veterinari sono complici degli allevatori senza scrupoli? Perché in nove anni nessun veterinario ci ha fatto presente dell’esistenza di questa malattia? Ebbene oggi ho realizzato la situazione e provo molta rabbia nei confronti del negozio, di una delle più note catene di negozi per animali, che mi ha venduto a caro prezzo una creatura innocente destinata a soffrire. Ero solo una bambina di dieci anni all’epoca, leggevo i giornali cinofili, ma ero troppo ingenua per capire la mostruosità che c’è dietro al mercato dei cani da compagnia. Con Lilli sono cresciuta, avevo dieci anni e mi lasciò che ne avevo 19.E’ stata una convivenza fantastica, ma se avessi saputo a cosa vanno incontro questi cani, non avrei mai chiesto al negozio di procurarmi il cucciolo. Oggi, a 20 anni, devo rivedere la mia passione per la cinofilia perché non so più quanto amore per i cani ci sia dietro a questo mondo di tipicità, esposizioni e standard. Lilli per lo standard era perfetta. Ma ha vissuto solo 9 anni di amore e gioia, ma chissà quali sofferenze. Spero di esservi stata utile, un abbraccio.

La storia di Mia

Due anni fa io e mio marito decidemmo di prendere un cucciolo, ci informammo su allevamenti più vicini alla nostra zona e ne trovammo uno a due ore di macchina … dopo aver preso appuntamento andammo e tornammo a casa senza cucciolo: il posto era sporco, i cuccioli tenuti male, le persone scontrose e arroganti … pochi giorni più tardi scoprimmo tramite internet che compravano i cuccioli da privati e li rivendevano come propri … Prima di Natale leggendo il giornale vedo un annuncio : famiglia privata vende cuccioli CKCS … emozionata chiamai subito e andammo da loro: la casa era pulita, la loro cuccia sembrava quella delle principesse, le persone gentili : Mia entrò a fare parte della nostra famiglia … Il primo anno è stato bello, pieno di emozioni positive tanto che decidemmo di acquistare Amèlie la trovammo in un allevamento quasi in centro Italia ( con regolare pedigree e certificazioni ) … Due mesi fa all’improvviso Mia accusa forti dolori notturni, piange e urla, consultiamo diversi veterinari dei quali ognuno ci dà una diagnosi e una terapia diversa … Una domenica su FB trovo delle persone meravigliose che mi consigliano di recarmi un una clinica specializzata … partiamo, Mia viene sottoposta a risonanza e arriva la doccia fredda : malformazione tipo Chiari 2 con siringomielia ecc. Ora è sottoposta a terapia cortisonica in attesa del piano di trattamento della dr. Rusbridge … Mia non si gratta, non zoppica, non si struscia sui divani, battito cardiaco regolare, non ha mai avuto problemi nella deglutizione … solo fortissimi dolori da sdraiata … abbiamo trascorso le notti accanto a lei impotenti, non riuscivamo ad aiutarla e non capivamo cosa le stesse accadendo … il mio unico consiglio vivendo sulla mia pelle questa esperienza dolorosa è di informarsi e fare tanta informazione … una persona mi ha scritto ” volere è potere” io aggiungo anche che l’amore verso tutti questi animali di razza deve essere rivolto soprattutto alla prevenzione verso le malattie genetiche tutte compresa la siringomielia.

 

 

2 commenti

  1. Pingback:Cavalier King Italia | Le patologie di razza: la siringomielia

  2. Multe salate agli allevatori che non fanno prevenzione delle malattie genetiche nei cani di razza

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